venerdì 15 gennaio 2010

Mal d'Africa?

Sono tornato da qualche giorno dal Burkina Faso.
Sereno, carico, ottimista.
Oggi pian piano sono affondato.
Mi manca l'Africa?
Onestamente non credo.
Non vorrei ripartire subito.
Ho vissuto esperienze intensissime, stupende, ma anche molto faticose e adesso voglio riposare.
Eppure affondo.
Il fatto è che non vorrei essere in Africa, ma nemmeno qui.
Principalmente non mi importa di dove ma di come e cosa.
Cosa vorrei essere? Come vorrei essere?
Sono?
Ogni tanto si spalanca il vuoto, come l'enorme bocca di una balena.
la vedo sotto di me, immensa, nera, inquietante, seducente
Io sono su quel bastoncino che gli tiene forzatamente la bocca aperta.
Un bastoncino che rischia di spezzarsi, ma che a stento resiste.
Non voglio viverci sopra
Voglio saltar via dal bastoncino, ma senza sprofondare nella pancia della balena
Mi guardo intorno, e trovo l'asfalto dei palazzi e quello che ricopre le vie del mio cuore.
Sentieri ardui, aspri, spaventevoli.
Immerso nelle mie riflessioni, sono schernito dalla luna.
Ma per fortuna il sonno inquieto presto svanisce e la luce torna a trionfare.

giovedì 14 gennaio 2010

Pillole di Burkina

Viaggio stupendo, nel paese dei contrasti e delle contraddizioni.
tutto è contrastato
i colori, le persone, le culture.
la vita e la morte
la gioia e il dolore
la fame e la sete
l'ovest e il nord
il freddo e il caldo
i bianchi e i neri
un paese dalle tinte forti che ti travolge nel sangue dei polli e nelle danze dei bambini
nei tamburi, nella sabbia, nelle stellate che ti cadono addosso
nella compassione e nell'individia verso un popolo a cui manca tutto e che a volte ti fa sentire che sei tu a non aver nulla
Quelle risate, quella calma, qui sorrisi; Paul, le donne, i bambini.
gioia gioia gioia
e poi... sporcizia, bambini nudi e malati, città invivibili, inquinamento, "sportine ovunque".
dolore dolore dolore
Un viaggio senza pause ma in qualche modo un'unica grande pausa.
poi il rientro
l'italia sempre uguale, sempre ferma, sempre incazzata
ma anche assolata (roma), con l'acqua corrente, una casa pulita, una lavatrice.
troveremo mai una sintesi?
dovremo sempre scegliere tra "civiltà" fredda disuamna, materialistica o "natura" travolgente, emozionante, ma anche dura e spietata ?
Troveremo mai una via realmente umana?
Un modo di conciliare le risate, la femminilità, la gioia con il cibo, la dignità, la cultura?
Spero di sì, anche se il mio paese non mi fa sperare bene
Resto dell'idea che quando non ci sono malattie, quando c'è un minimo di cibo e acqua e igiene,
la vita di tutti i Burkina del mondo sia più autentica e intensa di tutte le Italia del mondo.