venerdì 14 agosto 2009

La corsa

Strani, inquieti momenti si susseguono in una corsa senza ostacoli
Li guardo, li osservo, li cerco, li esterno.
Mi appartengono?
Chi insegue chi? Quando è cominciata la corsa?
Scruto l'orizzonte, ma non scorgo traguardi.
Forse dovrei smettere di inseguirli. Forse dovrei evitare di ricercarli.
Mi fermo, li vivo, li sento, li anniento. Si dilatano, si restringono,
mi travolgono, mi stupiscono.
Una corsa infinita per giungere all'adesso.
Finalmente sereno, ho terminato la mia corsa.
Trionfante e libero posso vivere il presente

Alba

Lungo il suo pelo, profondo il suo calore.
Uno sguardo, una zampata, e fu subito fusione.
Ricordo ancora il fragore quotidiano dei gioiosi silenzi con cui accoglieva il ritorno
dopo infiniti minuti.
Era sempre festa, sempre gioia, sempre serenità.
Ed eccola lì, pronta per il grande viaggio;
sdraiata, serena, straordinariamente dignitosa.
Nessun lamento, nessuno sguardo triste, nessun segno di sconforto.
La vita sembrava averla tradita, paralizzata, bloccata.
E invece lei l'accoglieva a suo modo. Elegante e festosa.
Fino all'ultimo morbido abbraccio, in un attimo che si faceva eterno
ella rideva per ogni sciocchezza, ma la sua saggezza era grande come i suoi sorrisi.