Siamo nati liberi, ma non lo sappiamo.
Ci muoviano nello spazio e nel tempo obbedendo a leggi invisibili, impalpabili, irreali.
Viviamo come crediamo di volere. Viviamo come pensiamo di potere.
Eppure il potenziale NOI scalpita nei nostri cuori, irriverente e impaziente.
Ma il rumore del traffico e il caos della vita ci insegnano ad ignorarlo, isolarlo in un angolo, dimenticarlo.
Solo in calde nottate estive, tra un fiume e un mare, tra una montagna e una collina, in un silenzio rigeneratore, ci pare di avvertire, lontano, un eco di un futuro mai realizzato.
Siamo nati liberi, ma lo abbiamo dimenticato. E quando qualcuno prova a dircelo gli spieghiamo, educatamente, che siamo troppo impegnati, troppo presi da impegni improrogabili.
Eccoli, dall'alto, li vedo, ci vedo: esseri umani che si affannano giorno e notte in una corsa senza scopo e senza meta. Esseri liberi di essere. Esseri liberi di dimenticare.
domenica 5 luglio 2009
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